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Acqua alta a Venezia: cerchiamo di fare un po’ di chiarezza

Una piccola prefazione: scrivo questo articolo non per rispolverare nozioni studiate in geografia da tutti alle scuole primarie, ma per dare informazioni veritiere circa lo stato delle cose a Venezia.
Dopo le maree disastrose dello scorso novembre e quelle meno traumatiche ma non meno problematiche di dicembre, sono circolati articoli che hanno creato un clima di terrore verso chi aveva intenzione di venire a vedere di persona la città più bella del mondo, portando alla disdetta in massa di una considerevole porzione di futuri visitatori.

 

Se ad un veneziano ponete la vaga domanda: “E l’acqua?” la risposta che molto probabilmente avrete sarà: “Sei ore cresce, sei ore cala.”.
Il rapporto dei veneziani con la laguna e le sue maree è una questione che dura da centinaia di anni, ed è naturale come il respiro in un corpo vivo.

Piazza San Marco allagata, Vincernzo Chilone, 1825

Non altrettanto semplice (naturalmente) è per il turista capire questa semplice verità: per quanto la marea possa salire, per quanti danni e disastri, disagi e perdite possa portare, SEMPRE scenderà fatto il suo corso. Nel peggiore dei casi si possono avere due alte maree con una bassa marea in mezzo non molto bassa, che può portare all’avere acqua alta per una giornata, ma in via eccezionale.: trascorso il suo tempo l’acqua tornerà naturalmente a defluire verso il mare.

Anche nel caso della marea eccezionale di novembre (187 cm sul livello del mare), quando l’acqua è arrivata al suo massimo, (devo dire che era un massimo veramente ragguardevole, in negozio avevo 60 cm d’acqua all’interno ed un piccolo pesce che nuotava) la marea ha cominciato a defluire abbastanza velocemente, tanto che in qualche ora era del tutto scomparsa dalle strade.

In generale comunque la marea è una cosa buona, fa circolare l’acqua all’interno della laguna e porta vita, come il sangue all’interno delle vene. Può capitare che in determinati periodi ci sia la possibilità che l’acqua salga, e anche di molto come abbiamo visto, ma sarà sempre una situazione TEMPORANEA.
Le alte maree sono un fenomeno stagionale, che spesso si presenta in novembre e dicembre: non abbiate paura della marea, come non ne hanno i veneziani che da sempre ci convivono- l’acqua non vi ferirà e non vi annegherà (non cadete in canale però!).
Basterà munirsi di stivali di gomma e potrete quasi sempre girare per la città senza troppi problemi, godendovi una vista inusuale.

high water in Piazza San Marco

Nel caso in cui vi troviate a Venezia durante una mare a eccezionale trovate un posto riparato o restate nella vostra camera d’albergo per qualche ora, al caldo e al riparo non soffrirete di grosse privazioni, con acqua corrente ed elettricità non vi accorgerete nemmeno di quello che sta succedendo fuori.

Per quanto riguarda gli stivali, per favore non comprate quelli usa e getta venduti dai banchetti nella strada o dagli ambulanti, durano poco per quello che costano rischiando di lasciarvi con i piedi a mollo quando meno ve l’aspettate, e spesso la tentazione di abbandonarli dove capita è forte (per non parlare dei sacchetti della spazzatura che in tanti usano come effimera protezione).
Pensate che tutto quello che lasciate a terra durante un’alta marea verrà trascinato nei canali dal defluire dell’acqua. Da lì arriverà in laguna e poi in mare, ed in mare viaggerà per decenni (centinaia d’anni?) senza che nessuno si occupi di rimuoverlo inquinando per sempre il mare che è nostro e vostro e che continuiamo ad amare in tutte le sue forme, anche dopo che ci ha tolto tanto a causa dei suoi fenomeni più violenti, ma che ci dà sempre più di quello che ci toglie.

The sea

Venite a Venezia senza preoccupazioni, non ve ne pentirete.
Venezia non è ancora affondata!

 

Venice at the sunset

29 Ottobre: un normale giorno di acqua alta straordinaria

Vedete queste persone? Le vedete bene? Ecco.
Questi sono degli idioti.

Queste persone sono state fotografate l’11 novembre 2012 in Piazza San Marco, quando l’acqua alta a Venezia ha raggiunto i 140 centimetri. Queste persone fanno parte della stragrande maggioranza dei turisti che ogni anno visitano Venezia pensando che non sia una città con i suoi problemi, i suoi abitanti, i suoi drammi, ma un parco divertimenti in cui tutto è “finto”, tutto è divertente e tutto è lecito perché -come spesso si sente dire- “io pago per stare qui”.

Un’altra considerazione: questi idioti stanno facendo il bagno in un’acqua sporca, perché forse non lo sapete ma parte delle fogne di Venezia scaricano nei canali… e vi assicuro che quell’acqua puzza come poche cose al mondo!

Questo articolo non vuole essere polemico, vuole essere semplicemente la cronaca di cosa è successo dal mio punto di vista il 29 ottobre 2018, quando l’acqua a Venezia ha raggiunto i 160 centimetri (20 centimetri più alta della foto sopra). E voglio in qualche modo informare le persone su alcuni aspetti dell’acqua alta che forse non conoscono o a cui non hanno mai pensato.
E vorrei cercare di far capire a molti che magari non lo sanno, o che magari non ci hanno mai pensato, che per la maggior parte delle persone che vive e soprattutto lavora a Venezia, un’acqua alta di queste proporzioni è un vero e proprio dramma.

Per questo vedere turisti che si divertono a fare foto come quella che ho pubblicato sopra fa rabbia, perché è un’inconsapevole presa in giro delle persone che subiscono gravi danni, economici e perfino psicologici.
Per esempio: mentre avevo il negozio completamente allagato e cercavo disperatamente di salvare il possibile, fuori c’erano persone che passavano e volevano fare delle foto a me e al negozio sommerso.
Questi non li considero turisti, questi sono sciacalli.
Perché vi assicuro che vedere il proprio laboratorio, il proprio negozio, la propria abitazione invasi dall’acqua non fa certo piacere.
Io personalmente mi sono sentita persa quando ho visto che tutte le misure che avevo preso per contrastare questo fenomeno erano state vane.

Ma andiamo con ordine.

L’allarme acqua alta era cominciato diversi giorni prima, quando il servizio di previsioni maree aveva annunciato un’acqua alta molto sostenuta per il giorno 28 nel pomeriggio. Il giorno prima quindi ho provveduto ad alzare tutti i materiali che solitamente sono appoggiati al pavimento e quelli che erano a un livello più basso.
Bisogna tenere conto di una cosa: io ho due paratie (una per la porta davanti e una per la porta che dà sul cortile dietro) e una pompa che “sputa” fuori l’acqua quando raggiunge un certo livello e che per le acque alte “normali” mi consente di stare relativamente tranquilla. Il problema però è che dopo una certa misura (attorno ai 115 centimetri, quindi praticamente ogni volta che c’è acqua alta) l’acqua alta comincia a salire dal pavimento..! Ad ogni modo, per acque alte così ci sono solo molti fastidi ma non veri e propri danni.

Qui di seguito c’è la foto-storia di quello che è successo quel giorno.

Il giorno prima ho preparato tutto: ho sollevato tutto per proteggere i materiali.

29 Ottobre: l’acqua comincia a salire…

Il livello dell’acqua supera la vetrina e si avvicina pericolosamente al bordo della paratia. L’acqua comincia a salire anche dal pavimento.

A questo punto siamo davvero troppo vicino, il vento di scirocco continua a soffiare ed è un attimo: l’acqua passa la paratia, entra in studio e invade tutto. La paratia non serve più, la pompa non serve più: non c’è più differenza tra interno ed esterno. Le cose a un livello inferiore iniziano a galleggiare e girano per il negozio.

Anche il cortile retrostante è inondato, sommergendo e rovinando le mie amate piante che avevo inutilmente posto sopra alcuni rialzi di legno.

La marea di solito cresce per 6 ore e poi cala per le successive 6 ore. Questa volta, a causa delle avverse condizioni atmosferiche (soprattutto il forte vento di scirocco), la marea è diminuita molto poco, tanto che il minimo è stato di circa 130 centimetri. E la sera l’acqua è tornata di nuovo alta. Per fortuna poi, dopo la mezzanotte, il vento ha perso forza e l’acqua ha cominciato a scendere, lasciando dietro di sé solo sporcizia e un pessimo odore (….e pensate che c’è chi ci fa il bagno!).

Il cortile dietro era un disastro

Ci sono voluti quasi tre giorni per pulire, disinfettare e asciugare tutto. Un lavoro molto duro, e mi rendo conto che io sono molto fortunata perché non ho subito gravi danni. Ci sono molti commercianti e artigiani con macchinari elettrici che hanno subito danni irreparabili, danni economici e che ora devono ricominciare da capo investendo denaro: quest’acqua alta non è divertente, è una disgrazia.

Questa mia testimonianza non vuole essere assolutamente un modo per “piangersi addosso” o autocelebrarsi: voglio solo cercare di far capire a chi non conosce il fenomeno dell’acqua alta cosa c’è veramente dietro qualcosa che a molti può sembrare divertente, ma che in realtà comporta solo danni e giornate di duro lavoro.

Colgo l’occasione per salutare tutti voi che forse avete imparato qualcosa da questo articolo e tutti gli artigiani di Venezia che non si arrendono.

Arianna

PS: Per portare fuori Bic, il mio cane che mi fa sempre compagnia in studio, a fare i suoi “bisogni” serali ho dovuto prenderlo in braccio e trovare un posto abbastanza alto in cui potesse camminare e non nuotare… un’impresa! E anche lui non era molto contento… 🙂

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