David Hockney a Ca’ Pesaro

Si avvicina la fine di una bellissima mostra a Ca’ Pesaro, il grandioso palazzo della seconda metà del XVII secolo, sede della Galleria Internazionale d’Arte Moderna.

La mostra di David Hockney, esposta dal 24 giugno al 22 ottobre, è la prima grande mostra italiana dedicata al maestro dell’arte contemporanea ed ha portato per la prima volta nel nostro Paese il suo più recente progetto: 82 ritratti e una natura morta.

David Hockney nasce il 9 luglio del 1937 a Bradford, una cittadina industriale inglese del West Yorkshire, e frequenta il Royal College of Art di Londra dopo la formazione alla Bradford School of Art.

Nel 1960 espone alla storica mostra londinese Young Contemporaries alla Whitechapel Art Gallery, esposizione che segna la nascita della pop art britannica, di cui David diventa uno dei principali esponenti.

Al 1961 risale il suo primo viaggio negli Stati Uniti, a New York, e poi nel 1964 a Los Angeles, città che lo ispirerà con la sua abbagliante luce californiana e di cui diventerà interprete traducendo l’atmosfera della vita americana in opere divenute famosissime.


Il suo lavoro dagli inizi ad oggi vede l’elemento figurativo come assoluto protagonista, dal ritratto al paesaggio, tramite l’uso di tecniche artistiche tradizionali e nuovi media.

David spazia tra disegno a pastello, incisioni, dipinti ad olio, collage fotografici, fino ai disegni su iPad, ritraendo la vita che lo attornia, e lavora anche a svariate scenografie sia in Inghilterra che negli Stati Uniti. Le sue opera lo portano a diventare uno degli artisti più noti e importanti del ventesimo secolo e, da qualche decennio, l’artista britannico più noto.

Segnalo una citazione al suo famoso quadro “Portrait of an Artist (Pool with two figures)” in una delle mie serie Netflix preferite: nello studio di Bojack Horseman, in versione cavallo.

Nella mostra in corso a Ca’ Pesaro vediamo gli 82 ritratti prodotti tra il 2013 e il 2016, che raffigurano galleristi, curatori, artisti e volti celebri di Los Angeles, ma anche familiari e amici.

Ogni ritratto viene eseguito nelle stesse condizioni: il tempo di realizzazione è di tre giorni (o come dice l’artista, “venti ore di esposizione”), con il soggetto seduto su una sedia posta su una pedana con alle spalle uno sfondo neutro a due toni, a riprova che, nel limite di queste leggi rigide di rappresentazione, la grandezza del maestro si misura nella sua capacità di esprimere un’infinita gamma di temperamenti umani.

 

Fonti

http://www.veneziatoday.it/eventi/location/ca-pesaro/
http://www.veneziatoday.it/eventi/mostra-david-hockney-ca-pesaro.html
http://capesaro.visitmuve.it/it/mostre/mostre-in-corso/david-hockney/2017/03/18600/82-ritratti-e-1-natura-morta/
https://it.wikipedia.org/wiki/David_Hockney
http://www.ilpost.it/2017/07/09/david-hockney/

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